Newsletter della Veneranda Biblioteca Ambrosiana

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Newsletter della Veneranda Biblioteca Ambrosiana
Milano, agosto 2015

 

 

Biblioteca_Ambrosiana_2010

Gentili Lettrici e Lettori, ​​
in rete sul Sito-Ambrosiana potrete trovare la registrazione ►● del I°  Convegno internazionale «I saperi dell’arte» Renaissance. History/Historiography Congress “Storia e storiografia dell’arte del Rinascimento a Milano e in Lombardia. Metodologia. Critica. Casi di studio “, promosso a Milano congiuntamente alla Fondazione Trivulzio il 9-10 giugno 2015 con gli 8 video che raccontano le due giornate di dibattito ► 1    –   2    –   3    –   4    –   5    –   6    –   7    –   8
e la presentazione del film di antoinedelaroche sulle Letture d’Arte 2014 2015 in HD e raccolto in Mediateca. Un racconto pieno, denso di emozione. Con la cadenza più giusta possibile tra immagine e parola. L’ingresso delle voci, ogni volta, è, a loro volta, come per le immagini, un’apparizione. C’è tensione sempre viva e sviluppo costante di un’idea: “L’arte si può raccontare”. Un’idea antica che aveva esplicitato per iscritto lo stesso Federico Borromeo, fondatore della Biblioteca e Pinacoteca Ambrosiana. Da qui la visione ►●  (durata 25′)

Sui progetti in cantiere tenta di farne una sintesi Pierluigi Panza sul Corriere della Sera del 6 agosto 2015 ►●, dopo la richiesta di un’intervista al Prefetto dell’Ambrosiana, mons. Franco Buzzi. Alla fine del suo utile pezzo Panza conclude: “Tutt’altro che chiusa in sé, l’Ambrosiana è il bastione milanese più spinto verso la conoscenza della cultura di altri mondi”. Ricordando anche il convegno su “I saperi dell’arte”, si può concludere che è anche il bastione più aperto al dibattito critico per la cultura del nostro mondo. Come si attueranno i progetti in cantiere ricordati sul Corriere, così continueranno i convegni su “I saperi dell’arte” insieme a tutti gli altri momenti di dibattito progettati e realizzati in Ambrosiana.

Ambrosiana, luogo di storia. Nel 70° anniversario della fine della seconda guerra mondiale e della fondazione delle Nazioni Unite lo Stato della Città del Vaticano ha pubblicato un’emissione filatelica molto suggestiva ►● : una mano ferita sullo sfondo cupo delle macerie della guerra e al fianco, contro un cielo sereno, i simboli della ricostruzione e il Palazzo di vetro delle Nazioni Unite che dovrebbe garantire la pace a tutti i popoli del pianeta. Gli anneriti fili spinati si trasformano in colorati fili d’un arcobaleno. La newsletter dell’Ambrosiana, per la ricorrenza, ricorda la Sala Borromeo della Biblioteca Ambrosiana dopo i bombardamenti della notte tra il 15 e il 16 agosto 1943 con i resti del Monumento di Benedetto Cacciatori (1840) a Gilberto V Borromeo Arese ►●, +1837, ultimo dei Borromei regnanti sull’antica contea soppressa nel 1797 da Napoleone. Intanto l’Ambrosiana con il paziente lavoro di costruzione dell’Accademia, con la sua scelta di studi aperti al mondo, praticati in otto classi di studio con oltre trecento accademici di vari continenti, soddisfa in concreto l’esigenza di unità dei popoli della terra e la ricerca umanistica. Qui l’elenco delle attività dell’anno accademico 2014-2015  ►●

Due testimonianze. 
Dall’Africa grazie al prof. Vermondo Brugnatelli si è svolta, graditissima, la visita all’Ambrosiana di una troupe della tv marocchina”tamazight-tv”, canale 8 della tv nazionale. La registrazione delle riprese e delle interviste in Ambrosiana è stata così mandata in onda in Marocco durante una notte di ramadan  ►●
Dalla Russia grazie a mons. Francesco Braschi è giunta la firma di un accordo con Accademia delle Scienze del Tatarstan, una Repubblica della Federazione Russa, con capitale Kazan. Qui i firmatari dell’accordo ►●  e la firma dell’accordo ►●
Nel ripartire con il trenino che dall’aeroporto lo riconduceva a Mosca, il 30 luglio, Braschi ripensava certo con stupore alle bellezze artistiche del Cremlino di Kazan, delle Chiese ortodosse e delle Moschee. Non poteva non riflettere a quanto possono offrire la Biblioteca Nazionale e la Biblioteca dell’Accademia Teologica ortodossa, con i loro tesori di grande interesse per l’Accademia Ambrosiana, dalla Classe di Studi Slavistici, alle classi del Vicino e dell’estremo Oriente. Ma ciò che rimarrà come centro di riflessione è il “modello tataro” nelle relazioni tra le religioni e le culture, osservato così da vicino.

Pinacoteca. Una visita alla Pinacoteca Ambrosiana oggi permetterebbe di ammirare tutta la collezione donata da Federico Borromeo, fondativa della stessa Pinacoteca, con un un’illuminazione d’avanguardia, che, mentre protegge le opere dal riscaldamento della luce, dona una potenza visiva strabiliante. Quasi le opere fossero retroilluminate. Ogni dettaglio acquista risalto e visibilità piena e la Sala dei Fiamminghi ne è l’esempio più incantevole. Sul grande scalone d’ingresso, ora in piena luce, il monumento a Giuseppe Bossi con il suo ritratto scolpito dal Canova, le copie in grandezza naturale degli esemplari vaticani del Laocoonte e della Pietà di Michelangelo. Ora, per la prima volta, in alto sulle pareti del grande scalone, possono risultare pienamente leggibili le grandi tele scenografiche (400 x 585 cm.)del Busca (1625-1684) e del Lanzani (1641-1712) e quella mistica (348 x 259 cm.) del Crespi (1597-1630). Alla fine del percorso, nella Sala Federiciana, percorse le teche che custodiscono i fogli originali del Codice Atlantico di Leonardo, ecco uno dei simboli dell’Ambrosiana: l’opera che Federico Borromeo non volle affiancare a nessun’altra, la Canestra di frutta di Caravaggio, nonostante lungamente e inutilmente ne avesse cercata un’altra che la affiancasse.

Con l’augurio di una buona festa e di una serena continuazione delle vacanze,

il Curatore
dr. prof. Fabio Trazza

Nota: costituito dal Prefetto anche il nuovo Staff che accompagnerà la Newsletter per la prossima stagione 2015-2016 

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