Foto: Europa all’inizio della Prima Guerra Mondiale
La guerra che scoppiò nel 1914 fu un avvenimento nuovo nella storia dell’umanità, perché fu la prima guerra “mondiale”, una guerra che vide lo scontro di tutti i grandi Stati, che impegnarono le capacità produttive dell’industria moderna e le risorse della tecnica per preparare strumenti di offesa e difesa. Fu una guerra di massa, combattuta per terra, per mare e nell’aria, con impiego di armi mai usate prima(carri armati, aerei, sommergibili), e con il ricorso a nuovi mezzi di lotta: economica e psicologica. Venne combattuta dai belligeranti fino all’esaurimento delle forze, le vittime e i danni andarono ben oltre qualsiasi calcolo previsto, e finì con l’apportare radicali sconvolgimenti all’economia internazionale, aprendo così la via a ripercussioni e conseguenze che durarono a lungo anche nel dopoguerra.
Causa occasionale della guerra fu l’assassinio dell’arciduca ereditario dell’Impero Austro-Ungarico Francesco Ferdinando e della consorte, avvenuto a Sarajevo il 28 Giugno 1914. L’Austria d’accordo con la Germania, attribuì al governo serbo la responsabilità dell’eccidio, e indirizzò a Belgrado il 23 Luglio un ultimatum con richieste inaccettabili.
Foto: Corriere della Sera, Annuncio dell’eccidio di Francesco Ferdinando e della moglie Sofia.
Le dichiarazioni di guerra. La risposta serba all’ultimatum (25 Luglio), pur non essendo provocatoria, ma comunque accompagnata da una mobilitazione generale dell’intero esercito, non accontentò l’Austria che dichiarò guerra alla Serbia(28 Luglio), prima che venisse formulata una qualsiasi proposta di mediazione voluta dall’Inghilterra. Nei giorni seguenti, il meccanismo degli accordi internazionali portò ad una rapida generalizzazione del conflitto.
Foto: Corriere della Sera, Dichiarazione di guerra da parte d’Austria alla Serbia
La tesi tedesca, secondo la quale la guerra fosse un questione esclusivamente austro-serba, non poteva essere accettata dalle altre potenze, e i vari tentativi di mediazione per scongiurare il conflitto rimasero infruttuosi. Dopo che anche i Russi mobilitano il loro esercito (ostile all’Austro-Ungheria), la Germania dichiarò guerra alla Russia (1 Agosto alle ore 19.10) e alla Francia (3 Agosto alle ore 18.45). A sua volta la violazione della neutralità del Belgio e del Lussemburgo, avvenuta da parte delle truppe tedesche invadendo questi territori, vinse le ultime esitazioni inglesi, che dichiararono guerra alla Germania (4 Agosto).
I belligeranti del 1914 compresero dunque: da una parte, la Germania e l’Austro-Ungheria; dall’altra, la Serbia, il Montenegro, la Russia, la Francia, il Belgio e l’Inghilterra, a cui si aggiunse il Giappone (23 Agosto), alleato dell’Inghilterra, e che sperava di impadronirsi delle posizioni tedesche in Estremo Oriente. Dichiararono invece la loro neutralità, deludendo gli Imperi centrali, l’Italia (3 Agosto) e la Romania. In particolare l’Italia, legata alla Germania e all’Austro-Ungheria dalla Triplice Alleanza, giustificò il suo atteggiamento con la sua mancata consultazione da parte della Triplice e con il carattere aggressivo della guerra. La Germania riuscì però a ottenere l’alleanza della Turchia: già il 10 Agosto due incrociatori tedeschi, il Goeben e il Breslau , che si trovavano nel Mediterraneo, furono accolti nelle acque territoriali ottomane, anche se la guerra alla Turchia venne dichiarata dagli Alleati soltanto il 5 Novembre.
Foto: La nave da guerra “Breslau”
Foto: La nave da guerra “Goeben”
La situazione internazionale
Foto: L’assetto delle alleanze in Europa all’inizio della Prima Guerra Mondiale
Negli ultimi mesi del 1914, i belligeranti si preoccuparono soprattutto dello sviluppo della macchina bellica tralasciando qualsiasi azione di tipo diplomatico o teso alla ricerca di nuove alleanze . Alcuni paesi, d’altra parte, si trovavano alle prese con difficili problemi interni, resi ancora più complicati dalla guerra: l’Inghilterra con l’applicazione dell’Home Rule (1) in Irlanda, e l’Impero turco con l’agitazione delle sue province arabe. Così pure l’inizio della guerra non permise all’opinione pubblica di misurare l’importanza di fatti rilevanti come l’apertura del Canale di Panama(2) in agosto e l’elezione di papa Benedetto XV, successore di Pio X a settembre.
Foto: La mappa con il canale di Panama
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(1) Nel Regno Unito, l’Home Rule fa riferimento all’autogoverno, alla devoluzione o indipendenza dei suoi Stati costituenti, inizialmente l’Irlanda, poi Scozia e Galles.
(2) Canale artificiale lungo 81,1 km che unisce l’Oceano Atlantico con l’Oceano Pacifico.
Lucica Bianchi