nella foto: il Coro Valtellina nel Museo della Chiesa Parrocchiale di Talamona
Da sempre il Coro Valtellina si attiva con successo per realizzare iniziative volte a valorizzare e promuovere il patrimonio musicale e per rispondere con sollecitudine a richieste di partecipazione a eventi culturali e, anche quest’anno, ha dato ampiamente prova di tale costante impegno.
A titolo informativo segnalo, con alcuni flash, le attività che lo hanno coinvolto negli ultimi tempi.
A Piateda, presso il Polifunzionale, sabato 14 novembre ha preso parte, con i Giovani Cantori “G. Fumasoni” di Berbenno ed il Coro Lareit di Bormio, alla 9^ edizione Autunno in Canto organizzata dall’Associazione Culturale L’Ghirù. Una serata all’indomani di una immane tragedia che ha colpito profondamente il mondo intero; una serata particolare in cui si è affermato con vigore il potere unificante della musica, portatrice di intese, pace, dialogo tra le genti e si è lanciato, attraverso il bel canto, l’augurio fiducioso e speranzoso di un futuro migliore.
A Villa di Tirano, nell’ampia chiesa di San Lorenzo, il 26 dicembre, si è tenuto il “Concerto di S. Stefano” promosso dal Coro Bernina con la partecipazione del Coro Valtellina, i quali hanno dato vita ad un coinvolgente spettacolo che ha contribuito a ricreare, grazie alla piacevolezza e all’armonia della musica, l’atmosfera magica del Natale.
Il Natale, un’importantissima ricorrenza religiosa, che via via si è connotata come la festa dei sentimenti, della famiglia, dell’amicizia, degli affetti, dei valori, del ritrovare l’essenza e del ritrovarsi.
I molteplici messaggi emersi dai testi dei brani proposti – appartenenti al classico repertorio natalizio e, al contempo, estremamente attuali – hanno acceso nei presenti il desiderio di un domani intriso di fiducia e serenità.
E proprio nel periodo natalizio, il Coro Valtellina nell’ambito della manifestazione I presepi delle Contrade – una tradizione che va avanti dal lontano 89 e che, nel corrente anno, con il logo ha meritatamente ottenuto un riconoscimento ufficiale per la creatività, la vivacità, la laboriosità della comunità talamonese, fortemente sostenuta da spirito di squadra e di fraterna collaborazione – ha ulteriormente tradotto la sua disponibilità regalando canti in giro per le vie del paese.
Domenica 27 dicembre è stata la volta del Tempietto Votivo – un luogo sacro, ai piedi della montagna, lontano dai ritmi frenetici e rumorosi del quotidiano quasi a voler preservare le anime delle molte vite spezzate per ideali di patria -, dove Alpini di diverse generazioni, con l’infaticabilità di sempre, hanno realizzato un presepe denso di tristi ricordi. In una fredda sera sotto le stelle, i coristi, con una apprezzata parentesi canora sui temi della grande guerra, hanno levato gradevoli note al cielo per ricordare e non dimenticare! Un doveroso omaggio alla nostra memoria storica.
Lunedì 28 il punto di incontro è stato il presepe del regno dei Puffi, i fantastici omini blu che, anni addietro, tanto hanno divertito moltissimi bambini e continuano ancora a suscitare curiosità ed interesse in grandi e piccini. Anche nel salotto di via Mazzoni, allestito con semplicità ma con tanta fantasia e voglia di ospitalità, il numeroso pubblico ha accolto con gioia i doni offerti dal Coro Valtellina: una serie di pezzi che, con delicatezza e garbo, rievocano paesaggi e personaggi di quella famosa notte santa; narrano di quell’evento misterioso che ha determinato il corso della storia; annunciano gaudio; diffondono fermenti di pace e semi di armonia che pervadono i cuori.
E per finire – su gentile invito del Gruppo del presepe di Cà Giovanni – mercoledì 30, non poteva certo mancare il consueto appuntamento nella suggestiva chiesetta di San Giorgio, primo nucleo abitativo di Talamona, dove si avverte ancora la forte presenza del passato. In quella sobria cornice, un numeroso gruppo di persone – uomini, donne, bambini, giovani, meno giovani -, dopo una salutare camminata in compagnia dell’amica luna che ha illuminato il cammino, ha avuto la fortuna di gustare prodotti speciali. Infatti, oltre al Coro Valtellina – abilmente diretto dal direttore Mariarosa Rizzi – erano presenti alcuni poeti afferenti al Laboratorio Poetico di Morbegno, a cura della responsabile Paola Mara De Maestri, che hanno generosamente offerto immagini ricordi suggestioni emozioni riflessioni pensieri personali, fissati in bella rima sulla carta.
Un fruttuoso momento di pausa per assaporare musica e poesia: due arti antichissime che, fin dalla loro nascita, furono intimamente e inscindibilmente legate, accomunate da una ritmica ed armoniosa trama di suoni e parole toccanti.
Il ben riuscito sodalizio fra “parole recitate” e “parole cantate” è proseguito domenica 3 gennaio con il Cantico di Natale – sempre organizzato dal Laboratorio Poetico di Morbegno, sotto la guida della capace Paola Mara De Maestri e dall’Assessore alla Cultura Anna Tonelli del Comune di Cosio Valtellino -, a Piagno, nella raccolta ed accogliente chiesetta parrocchiale, a chiusura delle molteplici manifestazioni che hanno vivacizzato e caratterizzato il clima festoso e gioioso del Natale.
Gli influssi positivi emanati dai brani poetici alternati ai componimenti musicali hanno trovato terreno favorevole negli animi ben disposti dell’attento pubblico e sono stati un’utile occasione per un’esplosione di auguri per invitare a costruire relazioni autentiche, a lasciare tracce significative, a continuare ad assumere un atteggiamento di stupore verso le meraviglie del reale. Una ventata di positività, di ottimismo in un periodo caratterizzato da continui eventi tragici, di profondo cambiamento – a livello non solo locale ma nazionale e mondiale – per spingere ciascuna persona a celebrare la speranza e ad impegnarsi per un mondo migliore.
Rifacendomi all’accezione etimologica di Natale – relativo alla nascita – e al correlato significato di ri-nascita riscoperta rinnovamento – personale e collettivo -, formulo a tutti noi l’augurio di onorare il Natale nei nostri cuori e di cercare di tenerlo stretto tutto l’anno, per poter così dire:- Ogni giorno è Natale!
Grazie a Anna, Cesare, Giuseppina, Giusy, Mariella, Paola, Paolo, Patrizia che hanno recitato con passione le loro belle poesie, frutto di creatività e sensibilità, e grazie a tutto il Coro Valtellina che, proprio nella coralità d’insieme, conferisce espressione e spessore alle singole belle voci.
A questo proposito, ricordo che il Coro Valtellina, fermamente convinto della necessità di investire sul capitale umano, sarebbe ben lieto di vedere aumentare la sua famiglia… perciò chi volesse intraprendere un divertente viaggio nell’avventura canora non ha che da farsi avanti!
E con tale ottimo auspicio, naturalmente do appuntamento all’anno prossimo per rinnovare – nell’incontro con l’altro – la magia del Natale!
In conclusione non posso fare a meno di rivolgere un affettuoso ringraziamento a tutte le persone – e sono davvero tante – che con estro creativo, impegno, sacrifico, buona volontà, dedizione rendono possibili lodevoli iniziative, a testimonianza di una comunità attiva, operosa, appassionata che incarna il valore della condivisione, della solidarietà e del piacere dello stare insieme.
Cinzia Spini, presentatrice del Coro Valtellina