Alessandra Brivio si e’ laureata in Scienze Politiche presso l’Università degli Studi di Milano nel 2001, e ha poi conseguito il Master in Storia Europea presso la University of California, San Diego. Attualmente vive negli Stati Uniti dove insegna materie umanistiche presso la University of California, San Diego ed e’ nella fase conclusiva del corso di dottorato in Storia moderna. Alessandra e’ particolarmente interessata alla storia culturale e religiosa di Milano durante il dominio Spagnolo, ed in particolare alla credenza negli untori durante la peste del 1630.
La Lena: Ariosto’s Reflection on the Commodification of Human Experience
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La Len-Ariosto’s reflections on the commodification of human experience
La Lena è la più felice commedia di Ludovico Ariosto,composta subito dopo il Sacco di Roma(1527). E’ritenuta la migliore commedia ariostesca, di ambientazione ferrarese e scritta in versi, caratterizzata da elementi comici e realistici che si inseriscono tra la ‘scena’ e la ‘città’. Rappresentata a Ferrara una prima volta nel 1528 (insieme al Negromante e alla Moscheta del Ruzante) e una seconda volta nel 1529, viene ripresa poi nel 1532 in un ciclo di spettacoli al quale partecipa anche Ruzante, con modifiche in alcune scene e l’inserimento di un nuovo prologo. Viene stampata in questa stesura definitiva nel 1535 in due edizioni legate alla prima stampa del Negromante (Venezia 1535) e poi in una nuova ristampa, presso Gabriele Giolito de’ Ferrari, nel 1551. La protagonista, Lena, esprime un’immagine comica che non attiva un meccanismo teatrale vero e proprio ma funge piuttosto da catalizzatore di difetti, sommando in sé le leggi aride dell’utile e dell’egoismo, dell’immobilismo e della mera ‘economicità’ della vita umana. In lei si sommano caratteri realistici inediti rispetto a quelli della ruffiana della commedia latina. La scena ferrarese è ricca di richiami concreti e di spunti interessanti per il pubblico che però, a differenza dei Suppositi, viene messo a contatto con una città che promana, nelle sue pieghe più sottili, un senso di malessere e di larvato pessimismo. Al centro della commedia vi è la vicenda del giovane Flavio, figlio di Ilario, innamorato di Licinia, figlia di Fazio. Per avere la fanciulla Flavio fa affidamento su Lena, ruffiana e vicina di casa, da tempo amante di Fazio. Complice della donna è il sordido marito Pacifico, mentre il regista delle operazioni è il servo Corbolo. Dopo alterne vicende segnate dai perversi disegni di Lena, la mezzana è condannata ad una frustrante sconfitta mentre Flavio e Licinia coronano il loro sogno d’amore. La struttura della fabula riduce al minimo il gioco degli incastri e degli scambi, concentrandosi sulla vicenda lineare dell’amore di Flavio per Licinia, senza superfetazioni narrative.
LA LENA.PLOLOGO