VERDI – “UN GIORNO DI REGNO”, “NABUCCO”,” LOMBARDI ALLA PRIMA CROCIATA “

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Foto: Teatro Scala di Milano, “Un giorno di regno” di Giuseppe Verdi

Verdi è alla Scala di Milano nei primi anni Quaranta. La sua seconda opera, “Un giorno di regno“, concepita come melodramma con un tono giocoso, è un insuccesso totale e verrà cancellata dal cartellone la sera stessa della sua esecuzione. Verdi non è nello spirito d’una opera leggera: ha appena perso la moglie, Margherita Barezzi e i due figli. Poco dopo inizia a frequentare la giovane diva nascente Giuseppina Strepponi, che diventerà la sua seconda moglie. Sarà lei a cantare nel “Nabucco”, che dal 1842 segna il trionfo del giovane compositore, con 64 repliche in un anno. L’atmosfera melanconica e drammatica dei canti e la loro facile identificazione con la pulsione d’emancipazione italiana, trasformano l’opera in un mito immediato.

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   Foto:  Teatro Scala di Milano,  “Nabucco” di Giuseppe Verdi

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Foto: Teatro Scala di Milano, “Nabucco” di Giuseppe Verdi

Le tematiche teatrali diventano da quel momento sempre duplici, vicine nei significati e lontane nei collocamenti geografici, per passare così il vaglio della censura imperiale. Dalla Mesopotamia del “Nabucco “si passa l’anno successivo all’esotismo di Antiochia, dove s’incrociano passioni personali e collettive, di fede e di popolo nell’opera “ Lombardi alla Prima Crociata.” Questa è la quarta opera di Verdi, andata in scena al Teatro Scala l’11 febbraio 1843. Una nuova versione, in francese, intitolata “Jérusaleme” andrà in scena nel 1847.

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Foto: Teatro Scala di Milano “Lombardi alla Prima Crociata” di Giuseppe Verdi

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Locandina dell’opera “Lombardi alla Prima Crociata” di Giuseppe Verdi

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