Sono, in ordine, La Statua di Zeus ad Olimpia, Il Tempio di Artemide ad Efeso, Il Mausoleo di Alicarnasso, Il Colosso di Rodi, Il Faro di Alessandria, La Piramide di Cheope a Gisa e I Giardini Pensili di Babilonia.
Sono sette monumenti dell’antichità che per le dimensioni imponenti e la straordinaria bellezza si sono guadagnati l’appellativo di “meraviglia”. Il primo elenco con i nomi di questi capolavori compare in un frammento di papiro di età tolemaica (II secolo a.C.) che riporta elenchi di persone e luoghi significativi. Il testo, noto come ”Laterculi Alexandrini”, menziona queste meraviglie, ma nel testo lo stato di degradazione permette la lettura di soltanto tre nomi: le Piramidi, Il tempio di Artemide, Il Mausoleo di Alicarnasso. Il più antico elenco completo è, invece, contenuto in un epigramma di Antipatro di Sidone (170a.C.-100 a.C.) letterato e poeta greco. L’epigramma fa parte di una raccolta di testi antichi intitolata” Anthologia Palatina” risalente al II secolo a.C. Altri fonti storiche dell’Antichità latina fanno riferimento alle sette meraviglie, basti pensare a Vitruvio( I secolo a.C.) o Plinio il Vecchio( I secolo d.C.)
L’interesse per le meraviglie non sembra arrestarsi mai, e ancora oggi, suscitano l’attenzione di storici, archeologi, letterati e semplici appassionati; anche se-tranne che per la Piramide di Cheope- le altre sono andate distrutte. Vi invitiamo a percorrere insieme questo viaggio, alla scoperta delle Sette Meraviglie del Mondo.
Lucica Bianchi