L’associazione storico-culturale ligure “A Compagna”, ha pubblicato un interessante articolo sul ritrovamento di un disegno attribuibile a Leonardo da Vinci. Vi presentiamo in forma integrale il testo di questo articolo.
Una scoperta preziosa: un disegno di Leonardo da Vinci ritrovato all’interno di un libro bianco che consente finalmente di completare il Codice Atlantico, la più ampia raccolta di disegni e scritti di Leonardo da Vinci comprendente 1119 fogli raccolti in 12 volumi e conservato presso la Biblioteca Ambrosiana di Milano. Si era sempre affermato che vi fossero collocati 1750 disegni tutti del grande Maestro, in realtà erano 1751. Quello mancante, di cui si erano perse le tracce nel corso dei secoli, è stato ritrovato da due genovesi, l’antiquario Francesco Maria Gerbino e il restauratore Amadeo Barile. Una storia che inizia a Monticalvi, oggi Moncalvo, piccolo paese del basso Monferrato. All’interno di una delle case nobiliari di proprietà del Cardinale Placido Maria Tadini( che fu anche Arcivescovo di Genova) fu ritrovato un antico tomo, completamente bianco, dentro al quale fu scoperto il disegno, celato tra la copertina e la prima pagina. Si tratta di un piccolo disegno a carboncino rosso, il ritratto di un uomo di profilo, di certo volutamente nascosto. Agli inizi del duemila Francesco Maria Gerbino e Amadeo Barile cominciarono a svolgere approfondite ricerche per stabilirne la paternità e oggi, dopo diversi anni di intensi studi scientifici e storico-artistici, è stata stabilita la evidente collocazione del disegno all’interno del Codice Atlantico. L’intuizione relativa al Codice Atlantico nacque come una folgorazione da parte di Amadeo Barile e Francesco Maria Gerbino che durante un primo viaggio a Milano visitarono la Biblioteca Ambrosiana per visionare la copia fotostatica del Codice Atlantico. Sfogliarono tutti i volumi e a pagina 1033 del dodicesimo videro chiaramente la presenza di due tracce di colla di dimensioni diverse. Il disegno corrispondente alle tracce di colla più grandi era stato posizionato a pagina 1035, ma non fu possibile trovare il disegno corrispondente alle tracce di colla più piccole. Durante una seconda visita i due portarono il lucido relativo alle tracce di colla presenti sul retro del disegno ritrovato che sovrapposero alle tracce di colla più piccole presenti a pagina 1033 del Codice Atlantico. La corrispondenza apparve perfetta .
Un ulteriore incredibile risultato fu ottenuto grazie allo studio sulla composizione microchimica delle due carte: quella del disegno ritrovato, comparata con la composizione microchimica della carta dei tre disegni attribuiti a Leonardo da Vinci e conservati agli Uffizi di Firenze, tra cui L’Adorazione dei Magi. I risultati hanno comprovato scientificamente che la carta del disegno ritrovato presenta la medesima mappa dei microelementi della carta dei tre disegni degli Uffizi.
Sono inoltre numerose le peculiarità del tratto che riportano al Maestro, sotto il disegno in corrispondenza del collo della persona ritratta si nota uno schizzo di un animale, la cui testa lascia supporre che si tratti di un cane o di un orso. Gli studi di entrambi questi due animali sono documentati nel primo periodo fiorentino del Maestro. Inoltre il disegno presenta sia tratteggi eseguiti con mano destra che con mano sinistra, caratteristica che si riscontra in altri fogli attribuiti a Leonardo da Vinci, gli studi di figure, conservati al museo Wallraf-Richartz a Colonia.
Per raccontare questa incredibile scoperta Francesco Maria Gerbino e Amadeo Barile hanno lanciato sul web il sito http://www.leonardoritrovato.com, pensato e sviluppato per divulgare la scoperta che potrebbe e dovrebbe mettere a rumore il mondo della scienza sia letterario sia artistico. L’obiettivo principale è quello di far conoscere il disegno e la storia completa del suo ritrovamento, così da renderli patrimonio culturale.