Scegliendo come proprio esecutore testamentario Francesco Melzi, Leonardo da Vinci decide il 23 aprile 1519, che a lui andranno tutti i manoscritti e i lavori del maestro. E’ un lascito favoloso per un artista che è “premier peintre et ingenieur et architecte du roi” Francesco I: poiché dona il lavoro di una vita, molte migliaia di pagine di disegni, appunti, ritratti, un patrimonio già prestigioso, al proprio pupillo, allievo e compagno non ancora trentenne.
Leonardo da Vinci, Autoritratto, sanguigna su carta, 33,5×21,6cm circa, Biblioteca Reale, Torino
Giovanni Antonio Boltraffio (attribuito) Ritratto di Francesco Melzi
Un’eredità inestimabile quella che Francesco Melzi terrà gelosamente presso di sé nella villa familiare di Vaprio d’Adda, per il mezzo secolo in cui ancora visse, non mostrandola mai a nessuno.
Villa Melzi a Vaprio d’Adda, Milano
Quasi che nelle ultime volontà di Leonardo ci fosse un cupio dissolvi, un desiderio di non comunicare, di nascondere e occultare, affidando i suoi più preziosi beni, ovvero le ricerche, gli studi, i progetti e le idee a un destino senza memoria.
Quasi che volesse lasciare dietro di sé un’attesa senza speranza,mostrando così il tormento e l’inquietudine che l’avevano segnato tutta la vita. In ogni caso, tutto l’enorme patrimonio di Leonardo da Vinci, su cui oggi si reggono in gran parte il mito e la notorietà dell’artista, non era destinato a essere conservato e vincolato in archivi sicuri, collezioni o depositi reali, né destinato a stampa o rapida diffusione. Francesco Melzi quei manoscritti trattenne e nascose e soltanto sfogliò in privato, estrapolando alcuni fogli per dare consistenza al cosiddetto Trattato della Pittura, apparso in una prima versione a stampa a Parigi nel 1651.
La copertina del Trattato della Pittura
Trattato della Pittvra di Lionardo Da Vinci, “novamente dato in luce, con la vita dell’istesso autore, scritta da Rafaelle du Fresnne”.
Leonardo da Vinci, un foglio del Trattato della Pittura
Leonardo da Vinci ,un foglio del Trattato della Pittura
Il Trattato, a sua volta, era soltanto una silloge abbreviata del Codice Urbinate lat. 1270 della Biblioteca Apostolica Vaticana, poi riscoperto ai primi dell’Ottocento, come si può apprendere leggendo la corrispondenza fra il bibliotecario Gaetano Luigi Marini e il pittore milanese Giuseppe Bossi, figura essenziale per la ripresa della ricerca leonardesca in età romantica.
Leonardo da Vinci, Trattato di Pittura, 219v, Codice Vaticano Urbinate Lat. 1270, Biblioteca Apostolica Vaticana.
Ma ancora, il Melzi fu così improvvido, o forse così schiacciato da un’eredità vasta, da lasciare che gli eredi causassero la dispersione dei manoscritti, ammucchiati nel sottotetto, quasi a disposizione di ospiti e antiquari di passaggio. La riscoperta dei Codici di Leonardo costituirà quindi un’avventura bibliografica e intellettuale che muove da più di due secoli energie e passioni.
Il giornale “I tesori alla fine dell’arcobaleno” vi propone un viaggio attraverso il tempo alla scoperta delle storie e faccende che si celano dietro ad ogni uno di questi meravigliosi Codici di Leonardo da Vinci.
Codice | Titolo | Data | No. disegni | Luogo di conservazione |
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Codice Arundel | (1478-1518) | 273 | British Library (Londra) |
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Codice Atlantico | (1478-1518) | 1.119 | Biblioteca Ambrosiana (Milano) |
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Codice Trivulziano | (1478-1490) | 52 | Castello Sforzesco (Milano) |
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Codice sul volo degli uccelli | (1505) | 17 | Biblioteca Reale (Torino) |
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Codice Ashburnham | (1489-1492) | 44 | Istituto di Francia (Parigi) |
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Codici dell’Istituto di Francia | (1492-1516) | 964 | Istituto di Francia (Parigi) |
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Codici Forster | (1493-1505) | 300 | Victoria and Albert Museum (Londra) |
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Codice Leicester | (1504-1506) | 36 | Collezione privata di Bill Gates |
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Fogli di Windsor | (1478-1518) | 600 | Castello di Windsor (Berkshire) |
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Codici di Madrid | (1503-1505) | 349 | Biblioteca nazionale (Madrid) |
fonte: Wikipedia
A seguire si segnala un breve percorso bibliografico, necessariamente parziale, per chi desideri approfondire i differenti aspetti dell’attività di Leonardo da Vinci.
Ettore Verga, Bibliografia Vinciana, Bologna, 1931
Giorgio Vasari, Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architettori nelle redazioni del 1550 e 1568, a cura di Rosanna Bettarini e Paola Barocchi, 4 voll., Firenze 1976
Trattato della Pittura di Lionardo da Vinci, a cura di Raphael Trichet Du Fresne, Parigi, 1651
Carlo Amoretti, Memorie storiche su la vita, gli studi e le opere di Lionardo da Vinci, in Trattato della Pittura, Milano, 1804.
Lucica
L’ha ribloggato su Pittura1arte2disegno3e ha commentato:
COMMUNITY ARTISTICA CULTURALE*IL NOSTRO IMMENSO PATRIMONIO ARTISTICO CULTURALE”Google+Facebook INVITO in Allegati : *LEONARDO OLTRE LEONARDO*GENIO RINASCIMENTALE,TALENTO UNIVERSALE 15 APRILE 1452 ANCHIANO DA VINCI,FIRENZE + 2 MAGGIO 1519 AMBOISE,FRANCIA *CELEBRAZIONI DEGLI ANNIVERSARI 566° NASCITA – 499° MORTE GRAZIE pittrice Susanna Galbarini PITTURARTISTICA.IT